A.C. 3012-A
Grazie, Presidente. Approda oggi in Aula, con grande soddisfazione, per la discussione sulle linee generali, la legge annuale per il mercato e la concorrenza: è la prima volta dall'approvazione della legge n. 99 del 2009, che ne prevedeva, appunto, la cadenza annuale. Va dato atto al Governo Renzi di avere operato in questo senso, raccogliendo con attenzione, ponderazione e giudizio in parte le indicazioni derivanti dalla relazione del 2014 dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, oltre alle segnalazioni ricavate dalle Raccomandazioni dell'Unione europea.
Il nostro Paese, in termini di grado di concorrenzialità, si colloca in media con gli altri Paesi europei appartenenti all'OCSE e nel 2013 risultava in posizione migliore rispetto alla media dei Paesi dell'Unione europea, superando Francia e Spagna ed avvicinandosi ai livelli di concorrenzialità di Germania e Regno Unito.
Esistono certamente in Italia ancora settori in cui è necessario realizzare una politica antimonopolistica ed alcuni passi importanti vengono fatti con questa legge sulla concorrenza, passi necessari per non occupare più quel centesimo posto su 144 nazioni, attribuitici nel Global Competitiveness Report 2014-2015.
Le principali organizzazioni economiche internazionali mettono sempre in evidenza come esista una relazione evidente tra politiche antimonopolistiche e concorrenziali volte ad una apertura dei mercati e la crescita dell'economia, quantificabile in qualche punto di PIL, a maggior ragione in un contesto sempre più globalizzato, ad alta competitività tra le economie delle differenti aree del mondo.
È fondamentale attuare azioni legislative che operino nella direzione di una reale apertura dei mercati, senza scadere nella visione semplicistica e fasulla che una totale liberalizzazione e deregolamentazione possa portare benefici ai singoli e permetta al mercato di autoregolamentarsi in totale autonomia.
Molte storie di liberalizzazioni selvagge in alcune nazioni hanno dimostrato come gli attori più deboli, i cittadini più deboli possano soffrire gravi danni da tali operazioni e come un mercato completamente non regolamentato porti spesso, non già ad un miglioramento delle condizioni di competitività e di offerta di beni e servizi, bensì alla formazione di oligopoli e monopoli difficilmente poi superabili e scalfibili.
Non per nulla la Corte costituzionale nella sentenza n. 200 del 2012 parla di politiche di ri-regolamentazione per potere essere in grado di aumentare il livello di concorrenzialità dei mercati e permettere ad un maggior numero di operatori economici di competere, valorizzando le proprie risorse e competenze e fornendo servizi più accessibili e a maggior favore per le persone.
In quest'ottica e in questo solco, si è mosso il lavoro del Governo con la presentazione del disegno di legge e con le stesse finalità si è mosso il lavoro della X Commissione (Attività produttive) e della VI Commissione (Finanze), entrando nel merito delle questioni anche attraverso una lunga serie di audizioni di tutti i soggetti rappresentativi e le formazioni sociali coinvolte nell'oggetto di una legge complessa, che tocca molti aspetti e molti settori economici.
Ne è uscito, dopo le revisioni effettuate in Commissione, un testo a mio avviso chiaro e strutturato, che coglie in pieno le finalità dell'articolo 47 della legge n. 99 del 2009, che ne ha istituito la premessa. Una legge annuale che, proprio in quanto replicata in un lasso di tempo breve, può permettere di verificare l'impatto reale delle nuove normative introdotte e può raggiungere più correttamente gli obiettivi prefissati anche per approssimazioni successive, senza creare complicazioni irreparabili.
Vorrei di seguito brevemente sottolineare alcuni degli aspetti contenuti nella legge in discussione che appaiono significativi delle attenzioni e delle logiche prima indicate. Per quanto attiene al capitolo assicurazioni, si è giunti ad una definizione dell'articolato che, garantendo la libertà e la tutela dei sottoscrittori di polizza obbligatoria RC auto e delle aziende coinvolte nella riparazione, offre alle assicurazioni, anche tramite le attività dell'Istituto di vigilanza, di operare per la riduzione delle frodi e dei costi di risarcimento impropri.
Anche le semplificazioni e le garanzie introdotte nel settore delle comunicazioni vanno nella direzione di rendere più certi e chiari i rapporti tra cliente ed operatore. Troppe volte è complicato e difficile recedere dai contratti, piuttosto che liberarsi dal fastidioso martellamento delle offerte commerciali sia per via telefonica che cartacea.
Particolare attenzione vorrei dedicare alla norma che prevede una volontà di eliminazione dei vincoli e delle distorsioni della distribuzione cinematografica. L'Autorità garante della concorrenza provvederà a verificare eventuali elementi che impediscono a distributori indipendenti di immettere nel mercato film ed opere anche di valore che possono sostenere il settore di una produzione culturale centrale e fondamentale per il nostro Paese.
È inoltre da sottolineare la volontà ed il coraggio, direi, con cui il Governo supera il monopolio dei servizi inerenti le notificazioni e le comunicazioni di atti giudiziari e di violazione del codice della strada, proprio nel momento in cui Poste italiane lancia la sua quotazione in borsa. Particolare attenzione è anche stata posta al superamento del regime di maggior tutela nel settore dell'energia, assicurando la trasparenza delle proposte e la comparabilità delle offerte e, al contempo, la salvaguardia delle fasce più deboli.
Anche per quanto attiene la distribuzione dei carburanti, le norme introdotte hanno salvaguardato la necessaria presenza di tipologie di carburanti a basso impatto ambientale nei nuovi punti vendita, predisponendo al contempo norme per una maggiore efficienza, razionalizzazione e sicurezza degli impianti di distribuzione.
Con riguardo ai servizi professionali si è aperto ai soci di capitale negli studi legali, senza però perdere la funzione e le caratteristiche tipiche della professione forense. Nella riformulazione in Commissione degli articoli riguardanti la professione notarile, si è evitato di rendere incerto ed inaffidabile una delle strutture che permettono la certezza delle transazioni immobiliari, qual è il registro catastale, giudicato insieme al registro delle imprese, da tanti Paesi esteri come un modello di gestione certa. Per aumentare il grado di concorrenza si è, al contempo, aumentato il numero delle sedi notarili ed ampliato il bacino di utenza territoriale.
Ho voluto brevemente citare solo alcuni aspetti contenuti nel disegno di legge, perché illustrano chiaramente le finalità e le modalità dell'azione legislativa che avevo espresso nella parte iniziale del mio intervento. È un primo passo importante su questi temi, insieme ai tanti altri già messi in campo dal Governo di Matteo Renzi per la modernizzazione del nostro bellissimo Paese(Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).